Concerto in favore di AIL Venezia

domenica 11 dicembre 2022, h. 20.00
Venezia, Sale Apollinee del Teatro La Fenice

Concerto in ricordo di Doretta Davanzo Poli e in favore di AIL Venezia 

PROGRAMMA

    • Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
      Fantasia in re minore KV 397

    • Frederic Chopin (1810-1849)
      Due Polacche op. 26
      I. Polacca in do diesis minore, Allegro appassionato
      II. Polacca in mi bemolle minore, Maestoso

      Tre Valzer op. 64
      Molto vivace | Tempo giusto | Moderato

    • Ludwig van Beethoven (1770-1827)
      Sonata in mi minore op. 90
      Mit Lebhaftigkeit und durchaus mit Empfindung und Ausdruck (Con vivacità ma sempre con sentimento ed espressione)
      Nicht zu geschwind und seht singbar vorzutragen (Non tanto mosso e molto cantabile)

      Sonata in mi bemolle maggiore op. 81a (“Les Adieux”)
      Das Lebewohl (L’addio) - Adagio, Allegro
      Die Abwesenheit (L’assenza) - Andante espressivo
      Das Wiedersehn (Il ritorno) - Vivacissimamente

Letizia Michielon, pianoforte

 


Archivio Vittorio Cini

Pieghevole

Live - Comune di Venezia



Doretta Davanzo Poli, docente di Storia del costume e della moda all’Università Ca’ Foscari dal 1995 al 2010 e in precedenza all’Università degli Studi di Udine tra 1986 e 1991, si è laureata in Storia dell’arte a Padova, diplomata in Paleografia-archivistica all’Archivio di Stato di Venezia e ha diretto la biblioteca-tessilteca del Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi dal 1973 al 1980, quando l’ente era una straordinaria sede di mostre legate all’arte e alla moda sotto l’egida della multinazionale Snia Viscosa.
Curatrice di oltre settanta mostre sui tessili, in sedi come il Metropolitan Museum di New York, il Victoria & Albert di Londra, i Musei Russi a San Pietroburgo, il Museo Nazionale di Pechino, era tra i rarissimi specialisti del merletto - in particolare quello veneziano - e dal 1981 al 1990 è stata conservatore del Museo dei merletti di Burano.
La sua estesa competenza scorreva dalla schedatura di reperti tessili archeologici agli abiti del Novecento, fossero quelli di Eleonora Duse o di Peggy Guggenheim; è stata consulente dei Civici Musei Veneziani, della Procuratoria di San Marco e dell’IRE, si è occupata dei tessuti di Mariano Fortuny e di quelli nella collezione di Vittorio Cini e di innumerevoli altre in tutta Italia, partecipando a numerosissimi convegni internazionali. Per questo suo prezioso apporto nel 2017 le è stata conferita la nomina di “Veneziano dell’anno” e già nel 2006 era stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Tra le sue maggiori rivelazioni si annoverano le ricerche compiute sui tessuti operati medievali dal nome incantato di sciamiti, quelle sui merletti a fuselli e sui lampassi bizarre, di moda tra la fine del Cinquecento e i primi del Settecento, citati anche dal commediografo Goldoni, il cui motivo così fluido e luminoso riconduceva a una ipotesi estremamente originale: che fossero l’esito di suggestioni di fiori che si rispecchiano o galleggiano nei canali, intravisti da tessitori consumatori d’oppio, come indicherebbero segretamente molti indizi di quei motivi.
Doretta Davanzo Poli è stata una figura di studiosa importante, autrice di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, che ha tracciato come pochi altri la storia di studi estremamente affascinanti e complessi, che ha trasmesso in un insegnamento che in genere risulta sempre marginale e estremamente raro all’interno dei corsi di laurea, ma che a Ca’ Foscari ha raccolto schiere di allievi ammaliati anche dal suo fascino, dalla sua competenza e dalla sua gentilezza. Oltre che un modello di impegno e grazia, era d’altronde tra le poche persone che sapessero stimare e raccontare esattamente la differenza tra il «color fuligine dei camini di Londra» e il richiestissimo «color pulce» così di moda nel Settecento”

 


Letizia Michielon, pianista, filosofa della musica e compositrice veneziana si è diplomata sotto al guida di Eugenio Bagnoli appena sedicenne summa cum laude presso il Conservatorio «B. Marcello» di Venezia.
Dopo l’esordio a quattordici anni nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, si è in seguito perfezionata con M. Tipo, K. Bogino, A. Jasinski, P. Masi e M. Mika, intraprendendo giovanissima una carriera concertistica che l’ha portata a esibirsi in sale prestigiose (Mozarteum di Salisburgo, Centro Schönberg di Vienna, Kunstuniversität di Graz, Casal del Metge di Barcellona, Accademia Chopin di Varsavia, BKA Theater di Berlino, Mozart Hall di Bratislava, Abravanel Hall di Salt Lake City-Utah, Pollack Hall di Montreal, New York University, Teatro la Fenice di Venezia, Fondazione “E.Vedova”, Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro “G. Verdi” e Teatro Miela di Trieste).
Da alcuni anni si sta dedicando all’approfondimento del pensiero beethoveniano, incidendo per Limen l’integrale delle sonate e principali opere pianistiche in una produzione discografica che intreccia l’aspetto esecutivo a quello della ricerca scientifica volta alla Bildung neoumanistica. Un work in progress che ha dato vita al Progetto Beethoven 2020, in corso alla Scuola Grande di San Rocco, nel quale l’artista sta proponendo l’integrale delle sonate e dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. Sempre con Limen, ha avviato la registrazione dell’integrale chopiniana e l’incisione delle opere di C. Debussy e M. Ravel. Dopo il diploma in Composizione, conseguito sotto la guida di R. Vaglini, ha ricevuto commissioni da importanti festival internazionali, tra cui Biennale Musica, Teatro La Fenice, Ex Novo Musica, BKA di Berlino, Trieste Prima, Festival di Limoux, Washington Square Festival. Il percorso compositivo ha aperto ulteriori orizzonti verso la direzione d’orchestra, coltivata sotto la guida di P. Bellugi, R. Rivolta e M. Summers, e la musica elettronica, che ha studiato al Conservatorio di Venezia. La filosofia rappresenta il suo terzo polo di interesse. Dopo la laurea summa cum laude a Ca’ Foscari, con una tesi sugli scritti estetici di F. Schiller, ha conseguito il Ph.D. in Scienze Pedagogiche e Didattiche presso l’Università di Padova discutendo una tesi su J.W. von Goethe. Nel 2019 ha conseguito il secondo Ph.D. in Filosofia della Musica a Ca’ Foscari con una tesi sul Beethoven di Adorno.
Ha pubblicato per Cambridge Press, Il Poligrafo, Mimesis, Il Melangolo, EUT, Castelvecchio e il Corriere Musicale. È docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio «B. Marcello» di Venezia. Ha insegnato presso il dipartimento di Pedagogia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha tenuto master classes in istituzioni internazionali quali MDW di Vienna, Conservatorio di Lugano, Accademia Chopin di Varsavia, Conservatorio Reale di Madrid, Trinity Laban di Londra, New York University e McGill University di Montréal. Sue registrazioni e interviste sono state trasmesse dalla RAI, Radio della Svizzera Italiana, Radio Televisione di Capodistria, Radio di Salt Lake City e NHK di Tokyo. È stato pubblicato da Limen il vol. 4 dell’integrale beethoveniana, reperibile su tutte le principali piattaforme (www.limenmusic.net)